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Torre del Tuono


Nel febbraio del 1678, una violenta tempesta colpì le campagne di Giovinazzo, scatenando un vortice di tuoni e fulmini che squarciarono il cielo come lame di fuoco. Uno di questi fulmini si abbatté con furia su una torre antica, situata all’interno di un complesso architettonico difensivo, riducendola in macerie. Dalla distruzione nacque una nuova torre, ribattezzata “Torre del Tuono”, a memoria di quel terribile evento.

Questa masseria fortificata, tanto imponente da sembrare un castello, custodisce tra le sue mura una storia antica. Nel 1438, Giovanni Vitelleschi, conosciuto come il “prelato guerriero”, vi stabilì il suo quartier generale. Inviato da papa Eugenio IV, Vitelleschi organizzò da lì l’assedio alla civitas di Giovinazzo, schierata con Alfonso d’Aragona contro il papa. L’assedio iniziò con l’incendio delle campagne circostanti, una tattica brutale per piegare la resistenza della città e costringerla alla resa.

Secoli dopo, nel 1663, la famiglia Sagarriga acquistò il complesso, restituendogli nuovo splendore con un’opera di restauro e ampliamento. Tra le nuove aggiunte, una cappella dedicata a San Michele Arcangelo, voluta da Michele Sagarriga e ornata da un’iscrizione che recitava: “Mihi, Meis et Omnibus” (Per me, per i miei e per tutti). La cappella divenne in seguito un luogo di ritrovo per una fiera del bestiame che si svolgeva ogni anno nel giorno di San Luca. Oggi, il complesso fortificato si presenta in buono stato, grazie ai recenti restauri che ne hanno preservato la maestosità e il fascino, mantenendo viva la memoria di una storia intrisa di guerra, fede e rinascita.