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Corte de Castiglia


(XIV-XVII sec.)

Via Gelso è il terzo asse viario del borgo antico, una strada che si snoda da mare a mare e sembra custodire un tempo immobile e sospeso. Questa via, dalle radici antiche, ha mantenuto la sua essenza originaria, un angolo di tranquillità e memoria immerso nella quotidianità del borgo. Qui, l’aria è intrisa di quiete e suggestioni, lontane dal frastuono dei pub e dei locali che animano altre parti della città. Le abitazioni, con i loro archi e le facciate consumati dai secoli, disegnano una cornice in cui passato e presente si fondono in modo armonioso.

Tra queste dimore spicca Palazzo Griffi, un tempo simbolo di potere e prestigio, molto frequentato da nobili cavalieri ed eleganti dame. Il suo portale principale oggi è murato, ma questa chiusura non segna la fine della sua storia; al contrario, la ravviva grazie alla fusione con il vicino Palazzo de Castiglia, dando vita a una corte accogliente, quasi un abbraccio di pietra, che negli anni ha perso il tipico aspetto del claustro medievale.

La corte si apre con un maestoso arco, seguito da una scalinata alta e severa che si innalza come un ponte verso il passato. Sull’archivolto, un doppio fornice, elegante nella sua semplicità, cattura l’attenzione dei passanti. Più in basso, due insegne araldiche narrano le storie di antiche e illustri discendenze, tra le quali primeggia la famiglia de Castiglia, casata originaria della Spagna, il cui stemma, elaborato e ricco di simboli, rispecchia gli splendori della sua nobiltà. Via Gelso, con la sua atmosfera intatta e i suoi tesori nascosti, rimane testimone di antiche storie e contaminazioni, preservando la memoria di un passato che continua a sorprendere e incantare.