
Palazzo Paglia
(XII sec.)
Nel tumultuoso periodo medievale, la Chiesa cattolica si trovò ad affrontare sfide significative. L’autorità papale era messa alla prova non solo dai potenti imperatori del Sacro Romano Impero, ma anche da sette e movimenti ereticali, che minacciavano i dogmi della fede cattolica. In questo contesto di profonda crisi spirituale, nel XII secolo, emersero nuovi ordini religiosi fondati sulla predicazione e l’evangelizzazione, tra cui i domenicani, noti per la loro straordinaria cultura e assoluta fedeltà alla parola di Dio.
Tra i primi seguaci di San Domenico spiccava un giovane illustre e promettente, Nicola Paglia, originario di Giovinazzo. Nicola, nato nel 1197 nella residenza della nobile famiglia dei Paglia, situata in via Gelso, di fronte al palazzo Saraceno, fu compagno di San Domenico e svolse un ruolo fondamentale nella fondazione di numerose chiese e conventi.
Figlio del giudice Lupone, Nicola ricevette una solida istruzione giuridica a Bologna, dove incontrò San Domenico. Il carismatico e fervente fondatore dell’Ordine domenicano lo colpì profondamente, tanto da spingerlo ad abbracciare la sua causa. Nicola era un discendente dei Lupis per parte di padre e dei Paglia per parte di madre, e questa duplice eredità gli forgiarono il carattere sin dalla tenera età. Anche la residenza materna, dove era nato, sobria e austera, caratterizzata da un semplice portale sormontato dallo stemma familiare, ispirò in lui la bellezza del rigore e della serenità.
Nei secoli successivi, la famiglia Paglia cercò di elevare ulteriormente il proprio status servendosi della figura del beato Nicola per arricchire di prestigio il proprio casato, ma l’intento scatenò la rivalità con la famiglia Lupis, in un intreccio di ambizioni e reciproche ritorsioni che segnò le future vicende delle due famiglie.