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Palazzo Tedeschi


(XI-XVII sec.)

Testimonianza vivente di secoli di storia e dinamiche nobiliari, Palazzo Tedeschi ha vissuto una serie di metamorfosi che riflettono le sue antiche radici e i molteplici proprietari che ne hanno segnato la storia. Originariamente era conosciuto come Palazzo Saraceno, il primo di una serie di dimore appartenenti alla famiglia Girifalca, che successivamente adottò il nome Saraceno. Col passare dei secoli, il palazzo passò di mano in mano, cambiando nome insieme ai suoi proprietari. Da Palazzo Saraceno divenne Palazzo Chiurlia, poi Severo-Vernice e, infine, Tedeschi, in onore degli attuali residenti.

Le origini del palazzo si perdono nell’XI secolo. La facciata secondaria, con le sue monofore eleganti e sobrie, ci trasporta indietro nel tempo, evocando l’essenzialità architettonica del periodo medievale. Tuttavia, la facciata principale, che si affaccia sulla strada, risale al 1500, un’epoca di maggiore raffinatezza e complessità artistica. L’ingresso principale del palazzo è dominato da un ampio portale che conduce a un androne con una copertura a botte lunettata, tipico dell’epoca, che consentiva al padrone di casa di arrivare in carrozza senza bagnarsi in caso di pioggia o dover scendere in strada.

Una volta dentro, il visitatore è accolto da un imponente spazio che rivela la grandiosità della dimora. Sollevando lo sguardo, si rimane colpiti dalla struttura verticale del palazzo, che si sviluppa in altezza in un sofisticato gioco di architetture. Un portico a due fornici, con archi ribassati, sostiene due ordini di loggiato. Il primo ordine è adornato da eleganti balaustre settecentesche, che conferiscono al palazzo un tocco di grazia e raffinatezza. Ma il vero tesoro del palazzo si cela nei dettagli più minuti. Sul primo livello della scalinata che percorre i due ordini di loggiato, si trovano, murate, alcune iscrizioni di grande valore storico. La prima è un antico stemma della famiglia Girifalca, anteriore all’adozione del nome Saraceno. Accanto a questo, un’altra iscrizione narra un evento di grande significato avvenuto qui nel IV secolo d.C.: la celebrazione della prima cresima. Questi frammenti di storia sono una finestra aperta e suggestiva sulle radici e sull’evoluzione di questo edificio. Palazzo Tedeschi non è solo un magnifico esempio di architettura storica, ma anche un narratore silenzioso delle trasformazioni e delle vicende che hanno plasmato la città.